
Dal 18 al 23 settembre 2025 Genova ospita la 65ª edizione del Salone Nautico Internazionale, con oltre 1.000 barche in esposizione, 23 nuovi cantieri, espositori da 45 Paesi, 123 novità e 96 première. Un evento unico al mondo per completezza merceologica e possibilità di prove in mare, che nella scorsa edizione hanno superato le 3.800 uscite.
“Il Salone è il luogo dove imprese e istituzioni costruiscono strategie e politiche industriali, confermando la nautica come settore strategico per l’Italia e la Blue Economy” – ha dichiarato Piero Formenti, Presidente di Confindustria Nautica.
Il convegno inaugurale, “Sviluppo, lavoro e innovazione per la crescita del Paese”, vede la partecipazione dei Ministri Urso e Santanchè, del Presidente di Confindustria Orsini, del Presidente ICE Zoppas e, per la prima volta, di un rappresentante estero: Jared W. Perdue, Segretario ai Trasporti della Florida.

Il programma FORUM25, patrocinato dalla Commissione europea, offre oltre 90 appuntamenti su economia, sostenibilità e innovazione, con focus su ESG, turismo nautico e transizione ecologica. Tra le novità, i TechTrade Days dedicati alla componentistica, il Design Innovation Award, iniziative per i giovani con biglietti agevolati Under 25 e la presentazione dello studio dell’Osservatorio Nautico Nazionale sul profilo dei diportisti. Il Salone rafforza anche il suo impegno sulla sostenibilità, con la certificazione ISO 20121 in corso, e rinnova il legame con la cultura grazie alla Vip Lounge ed a presentazioni editoriali dedicate al mare.

Il Revel Sailing Team al Salone di Genova rappresentante l’Università degli Studi di Genova
In questo contesto si inserisce il tema della subacquea, ricreativa e professionale: un settore che valorizza i 7.500 km di coste italiane e una tradizione di pionieri come Duilio Marcante, Luigi Ferraro e Roberto Galeazzi Senior, e molte altre figure che hanno contribuito a scrivere la storia della subacquea mondiale sia in campo sportivo come in quello professionale. E trovandoci a Genova non si può non menzionare uno dei “padri” della subacquea professionale, Adriano Dino Passeri fondatore della Drafisub srl, azienda leader negli interventi subacquei, specializzata in bonifiche da ordigni bellici, non solo a Genova e che ha saputo conquistare fette di mercato in uno scenario internazionale, anche in zone del Mondo, come la diga di Mosul, teatro di violenti e perduranti conflitti bellici, con interventi in alto fondale.

Commercial diver, una professione chiave nella dimensione subacquea
Ebbene la Subacquea diviene, grazie al PNS (Polo Nazionale della Subacquea) epicentro dell’interesse del Governo per il “dominio della dimensione subacquea italiana”. Quella parte sommersa del nostro Paese per troppi anni sottaciuta nella sua immensa capacità di realizzare economia, occupazione, know how, professionalità ed eccellenze in tutti i settori civili e militari che hanno dovuto “combattere” contro indifferenza, minimalismo politico, disinteresse delle Istituzioni e, molte volte, conflitti di competenze fra le stesse istituzioni, Organi di Governo.

Da Genova, ma anche da La Spezia, quindi la Liguria epicentro della Subacquea Nazionale, diparte la Subacquea, intesa come formazione e sicurezza: il PNS e il Ddl 2551, già approvato al Senato e in iter alla Camera, spingono l’Italia verso la leadership di livello internazionale. Fondamentale l’apporto della Marina Militare con tutte le sue componenti che, non dimentichiamolo, hanno scritto la storia della subacquea.
E quindi occorre che la formazione professionale sia uno dei punti centrali del Piano Nazionale della Dimensione Subacquea (PNS), il progetto che punta a rafforzare il ruolo dell’Italia in un settore strategico per economia, tecnologia e sicurezza. Un ambito in cui la competizione internazionale si gioca soprattutto sulla qualità delle competenze. In questo scenario, l’AISI – Associazione Imprese Subacquee Italiane si conferma protagonista nella promozione della sicurezza e di percorsi formativi di alto livello, indispensabili per garantire standard operativi allineati a quelli europei e globali.

L’opera instancabile a favore della Paese da parte dei sommozzatori della Marina militare e delle altre forze armate
Un passo decisivo arriva con il Disegno di Legge 2551 sulle “Disposizioni in materia di sicurezza della subacquea”, che introduce un quadro normativo chiaro e moderno: regole condivise per la formazione, certificazioni uniformi e maggiore tutela per gli operatori. Per il comparto subacqueo italiano si tratta di un’opportunità cruciale: consolidare le proprie radici storiche e, al tempo stesso, aprirsi con più forza ai mercati internazionali, con un marchio di garanzia che porta il nome del Made in Italy anche sotto la superficie del mare. Genova conferma così la sua centralità internazionale, accogliendo la più importante vetrina globale della nautica.
Giovanni Esentato
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Gianluca Bertozzi
Laureato in Giurisprudenza è un attento e meticoloso studioso di storia navale e aeronautica militare