(Lettera al figlio che non abbiamo mai avuto)
“Ama la libertà, cerca la gioia
e non dimenticarti mai del mare.
Costruisci. Qualunque sia il tuo fine
– qualunque il fine dell’uomo sulla Terra –
tu costruisci, inventa, narra
la tua vita a te stesso
abbi cura della tua anima
solo così saprai che il tuo corpo è sacro,
saprai che è sacro il tuo sesso.
Non lasciare mai che ti avvicinino
i corrotti, gli ipocriti, i sofisti
quelli che dicono che niente vale
che non esiste nessuna verità
che il bene è indistinguibile dal male
che regnano sul mondo l’avidità e la frode
e frodano per avere, accumulare.
Tu ama la libertà, ama la gioia
e non dimenticarti mai del mare.
Ribellati con quanta forza ha il tuo cuore
ribellati all’ingiusto, al sopraffattore
a chi avvelena per il suo profitto il pianeta
a chi affama per il suo profitto le moltitudini
a chi umilia, a chi disprezza
i deboli, gli inermi, la tenerezza.
Ribellati, già la tua giovinezza è ribellione
è questa la tua stagione
sii un’onda tra le altre della mareggiata
credi sempre che la democrazia
è maestrale, fiori di salino, energia.
La tua sola ricchezza, ragazzo, è la vita
che è sempre mortale e infinita.
Rispettala dovunque la vedi
non calpestare mai una primula
non uccidere mai una lucertola
rispetta gli alberi e la loro saggezza
di avere radici buie e di puntare al cielo
rispetta l’acqua che scorre
la medusa pulsante come fatta di velo
il delfino che guizza sulle onde e ti dice
che vivere è soltanto un salto felice.
Prega, se non sai chi e non sai come
prega lo spirito che soffia nelle cose,
meglio del nulla è anche un Dio senza nome.
Sii fragile con chi è fragile,
sii inflessibile con chi è forte
e apri sempre le tue porte
a chi arriva a te da lontano
non aver paura, dagli la mano
come tua madre e io abbiamo saputo fare
figlio che non abbiamo mai avuto
figlio a cui ora è inutile parlare.
Ma tu, chiunque ti abbia generato,
ama la libertà, cerca la gioia
e non dimenticarti mai del mare.”
Giuseppe Conte
Grazie a Bellezze Eoliane