Il presidente del Comitato militare della Nato in un’intervista al Corriere avverte: “La pace e la sicurezza non sono gratis. Ma la guerra ha costi immensamente superiori. Dobbiamo convincere i nostri cittadini che siamo in pericolo”

di Huffpost
“La pace e la sicurezza non sono gratis. Ma la guerra ha costi immensamente superiori”. Così Giuseppe Cavo Dragone, da oggi presidente del Comitato militare della Nato. “In linea di massima il presidente Trump ha le sue ragioni. Dobbiamo spendere di più. Prima ancora, spendere meglio. I Paesi membri della Nato e dell’Unione europea hanno 172 sistemi di arma differenti. Gli americani 35. Non adottando economie di scala noi spendiamo molto di più. Difendiamo a spada tratta la nostra sovranità industriale, sbagliando. Le nostre industrie sono in ritardo”, aggiunge nell’intervista a Il Corriere della Sera. “Si ripete una minaccia analoga, se non peggiore, a quella che c’era durante la Guerra Fredda – continua il generale – Logica vorrebbe che si ritornasse a determinati valori di impegno. Vedremo come, a seconda delle nazioni, però questo è un dato di fatto. Perché la minaccia c’è. L’abbiamo alle porte di casa, è in Europa. Siamo in ritardo. Avremmo dovuto essere più previdenti e dobbiamo risalire una china”. C’è un’inconsapevolezza dell’opinione pubblica alla minaccia che sta correndo il mondo: “La nostra società non lo sa e non lo vuole sapere. Forse è anche colpa nostra, dovremmo spiegare quanto costa la pace, avere una deterrenza che imponga all’ipotetico avversario di non mettere in atto determinate misure perché sconveniente per lui. Quanto costa? Tanto, lo sappiamo. Quanto costa la guerra? Cifre immensamente superiori rispetto al costo della pace. Probabilmente il cittadino non lo sa. Cerchiamo di convincere che siamo in pericolo”.