Protagonisti dell’azione a bordo della car carrier Grande Congo sono stati la Marina Militare, la Squadra Navale Cincnav, il Corpo delle Capitanerie di Porto, Confitarma e il Gruppo Grimaldi
La Confederazione Italiana Armatori (Confitarma) ha reso noto che nei giorni scorsi, nelle acque del Golfo di Guinea, si è svolta un’esercitazione anti-pirateria che ha coinvolto la nave car carrier Grande Congo del Gruppo Grimaldi, alla quale hanno partecipato attivamente la Centrale Operativa della Marina Militare presso il Comando in Capo della Squadra Navale (Cincnav), la centrale operativa Imrcc del Comando Generale del corpo della C.P – Guardia Costiera (Maricogecap), la sede operativa del gruppo armatoriale partenopeo e la fregata Luigi Rizzo della Marina Militare.
“Nonostante la diminuzione di attacchi registrata a livello globale nell’ultimo anno, il Golfo di Guinea rappresenta il principale hotspot di tale fenomeno e un’area di particolare interesse strategico ed economico per il nostro Paese sia per i numerosi scambi commerciali con in Paesi della regione, che in termini di approvvigionamento di risorse energetiche. La necessità di garantire una presenza costante nell’area risulta un fattore determinante per salvaguardare gli interessi nazionali e le unità in transito nell’area” spiega in una nota Confitarma.
“Ancora una volta, l’esercitazione ha mostrato la costante professionalità e competenza del Comandante e dell’equipaggio del Grande Congo, a testimonianza dei rilevanti risultati ottenuti dall’armamento nazionale grazie agli ingenti investimenti effettuati per addestrare gli equipaggi ad affrontare situazioni difficili e stressanti, tipiche degli attacchi di pirateria, che spesso vedono proprio nei marittimi le principali “vittime”. L’esercitazione ha confermato la consolidata sinergia raggiunta fra la Marina Militare, Maricogecap, Confitarma e il Gruppo Grimaldi, nonché l’importante azione di presenza e sorveglianza svolta dalle Unità navali militari nazionali in un’area di cruciale interesse strategico per la salvaguardia degli interessi marittimi del Paese” conclude l’associazione armatoriale.