La nave è un corpo umano. Viaggio a bordo del cacciatorpediniere D554
28 luglio 2024 Viviana Passalacqua
Attività duali e complementari
Vista dall’alto con gli occhi di un pilota, oppure all’orizzonte da un ufficiale di guardia in plancia, nave Duilio è un puntino in movimento che sposta montagne d’acqua, a una velocità massima di 29 nodi.
In avvicinamento prende i suoi contorni: un gioiello della tecnologia di settore, 7.700 tonnellate comprese le dotazioni di radar, missili e cannoni.
Ma questo blocco di acciaio grigio, compatto, in realtà è un corpo umano con i sensi in allerta: ragiona e decide in base a ciò che sente e vede, al ritmo dei battiti del suo cuore.
Ogni organo è vitale: dai monitor alle turbine, passando per eliche, motori, viti e bulloni, ogni singolo ingranaggio sa esattamente cosa fare, come e quando farlo.
E poi c’è l’equipaggio, l’anima della nave: 195 persone e il loro Comandante, che insieme presidiano l’attività 24 ore al giorno. Si spostano rapidi, tra locali rumorosi e luci alternate, nella venatura interna di corridoi e scalette ripidissime. Sono quelli che ci proteggono da lontano, tra le onde. Silenziosi e non visti, con lo sguardo fermo sull’obiettivo.
Vi invitiamo a bordo del Duilio con una guida d’eccezione, il Direttore di Macchina, capitano di corvetta Daniela Cici.