Al termine dei lavori la Marina Militare Italiana ha ceduto la presidenza alla Royal Navy britannica
15 giugno 2023 Nucleo PI
Dal 30 maggio al 1° giugno scorsi, presso il Comando in Capo della Squadra Navale, a Roma, è tornato a riunirsi, sotto la presidenza italiana, l’European Carrier Group Interoperability Initiative (ECGII). Si tratta di una iniziativa siglata nel 2008 da 9 Paesi europei (Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Olanda, Portogallo e Spagna) a cui si è aggiunta la Danimarca nel 2017, con l’obiettivo di incrementare il livello di interazione ed interoperabilità tra le forze di proiezione e costituire un Multinational Carrier Strike Group (CSG), ovvero un gruppo navale incentrato su di una portaerei con associate le relative unità di scorta e di supporto logistico, inclusi i sommergibili, da offrire in supporto ad operazioni della NATO, dell’Unione Europea o delle coalizioni create ad hoc. A Roma si sono svolti il 23° Working Group (30-31 maggio) e il 21° Steering Group (1° giugno), a cui hanno partecipato le delegazioni di Belgio (in rappresentanza anche dell’Olanda), Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Portogallo e Spagna.
Le tematiche dei panel di lavoro sono state incentrate sulla ricerca di una linea comune su come continuare a perseguire e promuovere ogni possibile interazione e opportunità di addestramento tra le Marine che hanno aderito a questa iniziativa.
Nel corso dei lavori sono state discusse le attività addestrative condotte singolarmente e congiuntamente, sono stati analizzati i risultati conseguiti con particolare attenzione al livello di interazione raggiunto sulla base della condivisione degli obiettivi da perseguire. Alla luce di quanto è emerso sono state proposte le future linee d’azione basate anche sul contestuale mutevole scenario operativo geopolitico del Mediterraneo Allargato per un più utile ed efficace supporto alla NATO e all’Unione Europea.
Al termine dei tre giorni di lavori, la Marina Militare dopo due bienni (2019-20 e 2021-22), ha ceduto la chairmainship del progetto alla Gran Bretagna con il simbolico passaggio di testimone delle targhe in bronzo, il cosiddetto “paddle” in bronzo su cui sono incisi i periodi in cui le Nazioni hanno avuto la guida dell’iniziativa.