Domenica delle Palme 2018. La giornata volge al bello con un sole che, nonostante il vento ancora tendente al gelido, da comunque una piacevole sensazione di calore. Come mia consuetudine approfitto per fare una passeggiata in riva al mare con la mia compagna. Decidiamo di andare in una delle spiagge più naturali e selvagge del Delta del Po e cioè a Volano nel territorio di Codigoro.
Mi è sempre piaciuta questa spiaggia anche se a volte l’acqua non è di bell’aspetto. Purtroppo è soggetta alle piene del Po e di conseguenza a ricevere tutto ciò il Grande Fiume trasporta da tutto il suo lungo percorso.
In questi giorni il Fiume Po si è ingrossato per via delle abbondanti (anche troppo) piogge dei giorni passati.
Naturalmente ha portato giù a mare tronchi d’albero, rami secchi e tutto ciò che nel frattempo era caduto nel suo imponente corso d’acqua. Come sempre non arrivano solo tronchi o alberi interi. Arrivano anche delle bellissime “sculture“ della natura, pezzi di radici modellate ad arte dall’impeto delle acque, tronchi di albero che se si volessero creare cosi non ci si riuscirebbe. Ma, assieme a ciò che è naturale, arriva anche l’innaturale! Rifiuti di vario tipo sui quali prevale “naturalmente” la plastica! Sicuramente perché, essendo leggera, galleggia e scorre nel fiume. Gli oggetti metallici vanno a fondo e a volte arrivano a mare solo se il corso d’acqua è talmente violento da sollevarli e farli “camminare sul fondo”
In alcuni casi arrivano anche gli “elettrodomestici”… già! Frigoriferi e altri elettrodomestici che contengono una coibentazione al loro interno, tale da farli galleggiare.
Naturalmente la colpa è sempre e solo dell’inciviltà e incuria dell’uomo!!!
Oggi, per l’appunto, quando siamo arrivati sulla spiaggia, abbiamo trovato una vera marea di persone intente a passeggiare, come noi. Tutti affascinati dall’immensità di legname che la marea aveva portato a riva. Ma molto di più per l’enormità di rifiuti in plastica presenti, mescolato al legname.
Il pensiero che tutta quella plastica finirà poi nella catena alimentare dei pesci e successivamente a noi, mi terrorizza. Mi mette angoscia! Non mancavano neppure, un “bel” frigorifero e una bombola di Gpl.
Sembrava quasi che la plastica ci supplicasse di levarla da li, dicendo: Prima che il mare mi inghiotta di nuovo, TOGLIMI!
Proprio non ci facciamo mancare nulla!
Sono schifato! Spero solo che il Comune di Codigoro o chi per esso provveda a raccogliere e smaltire al più presto tutta quella plastica, prima che ritorni in mare.
Meditate gente, meditate!
Giancarlo