Una nuova campagna di ricerche ha portato a scoprire il collocamento di alcune parti mancanti del relitto.
All’inizio del mese di giugno è stata effettuata una nuova campagna di ricerche sul relitto della corazzata Roma, salpata dalla Spezia l’8 settembre del 1943.
Una spedizione che ha portato a risultati importati, con il rinvenimenti di alcuni frammenti dello scafo mancanti. Lo rende noto il portale azionemare.org, fondato e promosso da Guido Gay, scopritore del relitto della corazzata Roma.
Un importante tassello mancante era la parte poppiera del relitto. Il troncone principale della corazzata – spiega azionemare.org – che giace capovolto è mancante delle ultime due eliche e dei tre timoni e, fino ad ora, non si sapeva dove fossero.
In questa nuova campagna è stato trovato questo troncone di estrema poppa giacere sulla scarpata del canalone ad una quota molto più elevata di quella del troncone principale che giace invece nel fondo valle, quindi si suppone che la parte poppiera del relitto sia caduta sulla scarpata rocciosa, si sia rotta per l’impatto e lì abbia lasciato il troncone dell’ estrema poppa mentre il corpo centrale è scivolato fino a valle, finendo poi capovolto nel fango. Su in alto nella scarpata sono stati seguite le tracce dei rottami e si è arrivati a trovare un altro pezzo che è una torre di grosso calibro che si suppone essere la torre numero tre di poppa che si è staccata dal troncone e si è fermata sulla scarpata ad una quota ancora superiore. A margine di queste ricerche è stato scoperto anche l’aereo della corazzata che era scivolato a mare nel momento in cui la nave si stava capovolgendo. L’aereo avrebbe dovuto ritrovarsi intatto, essendosi inabissato senza traumi, invece abbiamo scoperto i resti di questo aereo biplano consistenti solo delle parti metalliche. Evidentemente tutto il resto era legno e tela che si è distrutto con il tempo.