Potrebbe svelare i dettagli che portarono alla tragica morte dei 129 marinai salpati nel 1845 dalla Gran Bretagna, per cercare il passaggio a Nord-Ovest
L’Artico canadese lo inghiottì nel 1845. Ora, a distanza di 170 anni, il relitto della Terror, una della navi incaricata di cercare il passaggio a Nord-Ovest, al suo interno, è ancora intatto.
Le immagini inedite
Per sette giorni, gli spazi interni della nave sono stati esplorati in modo sistematico per la prima volta, dal team di archeologia subacquea di Parks Canada, che ha condotto 48 immersioni con il Rov (robot sommergibile telecomandato), riuscendo ad esplorare ben 20 tra cabine e compartimenti del relitto. Secondo quanto riferiscono i ricercatori, dalle esplorazioni sono state ricavate immagini chiare di oltre il 90% del ponte inferiore, dove erano sistemati gli alloggi dell’equipaggio.
Ora, il video inedito del “mitico relitto”, che documenta dettagliatamente gli interni, compresi di vasellame e altri oggetti della vita quotidiana, conservati in ottime condizioni, potrebbe aiutare gli studiosi a trovare indizi che spieghino la fine misteriosa della nave.
La storia del relitto
La Terror, una delle due navi dell’esploratore John Franklin, salpò dalla Gran Bretagna nel 1845, diretta a cercare il collegamento tra Atlantico e Pacifico. A bordo delle due navi c’erano in tutto 129 marinai che, sorpresi dal freddo, rimasero bloccati tra i ghiacciai per un anno e mezzo, prima di morire di fame e freddo. I due mezzi erano equipaggiati per affrontare i ghiacciai, con le più avanzate tecnologie dell’epoca: scafo ricoperto di ferro e macchinari a vapore, oltre alle numerose provviste che avrebbero consentito ai marinai di passare fino a 3 anni nell’Artico. In base alle prime ricerche, già effettuate nel 1859 e basate su un messaggio ritrovato sull’isola King William, l’esploratore e altri 23 membri dell’equipaggio morirono l’11 giugno 1847, in circostanze ignote. Gli altri 105 marinai, invece, decisero di percorrere a piedi sul ghiaccio la distanza che li separava dalla terra, ma nessuno di loro arrivo mai a destinazione.
La prima nave era stata trovata nel 2014 e, due anni dopo, venne rinvenuta anche la Terror, situata a 24 metri di profondità, al largo dell’isola King William. La storia delle due navi è al centro della serie televisiva The Terror, che ripercorre proprio la tragedia dei marinai intrappolati tra i ghiacciai.
Le buone condizioni di conservazione del relitto potranno, forse, svelare parte del mistero della Terror. L’anno prossimo, infatti, i ricercatori esploreranno un’area della nave dove erano presenti documenti e strumenti scientifici, con la speranza di trovare qualcosa di utile a ricostruire la vicenda.
“Esplorandola abbiamo avuto l’impressione di una nave abbandonata di recente dal suo equipaggio, in modo frettoloso, con le finestre del tetto non coperte, l’ancora sollevata e l’elica presente“, ha raccontato Ryan Harris, direttore del progetto archeologico, come riporta Agi.