Un toccante ricordo/anniversario dal sito “Difesa on Line“
Alle ore 13.50 circa mentre il Rimorchiatore Sperone al comando del 2° capo nocchiere Elio Cesari, era in navigazione nella rada di Mar Grande di Taranto per effettuare il normale servizio viveri e trasporto militari “franchi” per i vari Enti che insistevano sulla rada di mar Grande, e in particolare per i siti militari ubicati sulle Isole Cheradi (Isola di San Pietro e San Paolo) esplose a causa di una mina tedesca ad influenza magnetica incrociata nei pressi delle Isole Cheradi (come accertò successivamente una Commissione d’inchiesta) e subito s’inabissò. Dalla vicina Isola di San Paolo, appena udito lo scoppio e visto che il rimorchiatore rapidamente affondava partirono immediatamente tutti i mezzi disponibili per recarsi sul posto e portare soccorso ai naufraghi.
Sul rimorchiatore, al momento dello scoppio si trovavano 148 uomini, tra equipaggio, personale di passaggio e militari che si recavano in franchigia, di questi, 51 furono i feriti e 97 furono i morti e gli scomparsi.
“È importante ricordare questi eventi, seppure luttuosi, servono soprattutto a ricordare a tutti, e specialmente ai più giovani, che il Paese e le sue libertà, così come oggi noi le viviamo, è il frutto dell’opera e del sacrificio di molti uomini, marinai che ci hanno preceduto, come i 97 ragazzi del regio rimorchiatore Sperone che sono stati meno fortunati di noi, che vanno per questa ragione, onorati e ricordati”. Queste le parole del comandante marittimo sud, ammiraglio di divisone Salvatore Vitiello.