L’amico Nunzio Giancarlo Bianco non finisce mai di esternare aneddoti ed impressioni che toccano il cuore.
Quel salino che rimane in te a vita.
Quella cassa ogni tanto la riapro, la mia mano sempre accarezza la divisa da Sottufficiale indossata per anni, essa emana sempre quei ricordi, la sento viva al contatto.
Sono emozioni che trovo la necessità di comunicare, ogni qualvolta la riapro, mi fa tornare indietro col passato, il presente va, ma il passato sempre mi torna in mente.
Quegli anni che mi hanno regalato emozioni, che hanno formato un piccolo uomo napoletano, riaprono pensieri che a volte sono note musicali, come in un motivo di Dalla, ripenso a come è profondo il mare.
Corri, lavori, vivi, ma il ricordo non ha eguali, si quel salino rimarrà fino alla fine dei giorni, ha solcato l’anima. Di chi ha amato il sacrificio del marinaio, rimangono indelebili gli anni alla vita, il marinaio lo terrai sempre in te.
Quella uniforme la senti appiccicata sulla pelle, ne manterrà sempre quell’odore di mari e oceani vissuti, il marinaio è la storia di sé stesso, l’esternare è la medicina che guida il mio pensiero, ti rimane cucita sulla coscienza, sull’essere stato un fortunato.
Quella uniforme bianca come il candore di un bambino, o la divisa blu che ha accompagnato il mio viaggio nei tramonti, si quella uniforme che stringo, è fonte di pensieri, emozioni, ricordi.
Un marinaio lo è e rimane a vita, il marinaio è poesie, il marinaio rappresenta la vita, il marinaio è.