Dal numero di Aprile/Maggio 2022 della rivista Marinai d’Italia un articolo a firma di Barbara Lo Presti, socia aggregata della sezione di Messina, che merita essere divulgato il più possibile. Basta leggerlo per sentire quanto ama e come vive il mare.
Le sensazioni che il mare può donarmi
Barbara Lo Presti – Socia del Gruppo di Messina
Il mare, una parola ma tantissime emozioni. Corrono veloci le mie dita sulla tastiera quando penso al mare e, come un pianista crea la sua melodia con i tasti del pianoforte, io creo la mia con quelli del computer.
Il mare mi accompagna dalla nascita e sempre lo farà; non importa dove la strada della vita mi condurrà, alla fine farò sempre ritorno a quella distesa blu, che riempie i miei occhi castani. Sento scorrere nelle mie vene la spuma delle onde del mare, come bollicine di champagne che risalgono la coppa, sento il mio cuore battere a tempo con l’incedere lento delle onde sulla battigia: il mare per me è poesia.
Il mare non è solo libertà, risorsa preziosa per la vita, il mare rappresenta il mio posto felice nel mondo. Quando sono impegolata con la testa a rincorrere chissà quale chimera, quando inciampo nella mia claudicante esistenza, la mia anima è chiamata dal mare e al mare faccio ritorno. Mi basta respirare l’odore di salsedine, sentire la sabbia sotto ai piedi, lasciarmi accarezzare il viso dal vento, lasciar vagare lo sguardo davanti all’orizzonte, là deve cielo e mare sembrano fondersi e ogni cosa torna al proprio posto.
Il mare unisce e separa come un ponte, che avvicina due lembi di terra-, il mare dona la vita, ma può anche toglierla. Il mare è custode di storie, di sogni, di segreti e di desideri espressi.
Per me il mare è molto più della libertà che richiama; l’orizzonte che sembra chiamarmi per nome promettendomi chissà quale avventura, chissà quante novità che sogno dalla terra ferma, per me il mare è, prima di tutto, amore. Non ho un solo ricordo nei miei 24 anni, che non sia collegato al mare. Ogni volta che guardo indietro alla bambina che ero, il mare c’è sempre. Eccolo nei mesi estivi fra reti da pesca e protezione solare, eccolo d’inverno quando il vento infuria potente a dar spettacolo con quelle onde immense, eccolo a fine primavera, quando non fa ancora troppo caldo e lui se ne sta lì così calmo, che sembra quasi non avere la forza di infrangersi sulla battigia. La mia anima appartiene al mare; questa è una delle certezze che ho nella vita. Ho la fortuna di essere un’isolana, di essere siciliana, negli occhi ho cento dominazioni, figlia del Mediterraneo, figlia dei giganti Mata e Grifone, col mare letteralmente a portata di mano e non saprei immaginarmi senza quell’immensa distesa blu, che trovo sempre al mio fianco e che mi rassicura ogni volta che la vedo. Dopo qualche giorno lontana dal mare, quasi mi manca il respiro senza quella vista, che i miei occhi considerano ormai consuetudine. Il mare mi ricorda chi sono, chi sono stata e chi, sempre, sarò. I latini dicevano “omen nomen”: il destino di ciò che sarai è già scritto nel tuo nome.
Per quanto riguarda me, il significato del mio nome Barbara- è “straniera” e io spesso mi domando dove andrò, quando mi fermerò, dove sarà la mia casa, a quale luogo apparterrà la mia anima, quando non mi sentirò più “straniera” e sarò semplicemente a casa mia e la mia risposta a tutte queste domande è ovunque ci sarà mare, ovunque io possa condurre la mia esistenza in una corrispondenza perenne tra acqua salata e sole; ovunque io possa prendere una barca, come le antiche majare siciliane, che con capelli lunghi come le reti dei pescatori andavano via verso l’orizzonte, lo sarò così, come loro, prenderò la mia barca e me ne andrò verso l’orizzonte, sospinta dal vento alle mie spalle e non mi fermerò, fin quando non avrò più nome e sarò diventata, anch’io, mare…
Barbara Lo Presti
Nata a Messina il 12/06/1997. residente a Villafranca Tirrena (ME).
Socia aggregata del Gruppo ANMI di Messina e componente della Next-Gen. Ha conseguito la Laurea triennale in lingue, letterature straniere e tecniche della mediazione linguistica (inglese e russo), il 24/07/2020 presso l’università di Messina, con votazione di 1OO/11O dopo aver discusso la tesi di storia contemporanea dal titolo: “Storia della Marina Militare Italiana” «Arma la prora e salpa verso il mondo». Attualmente iscritta al secondo anno della Magistrale in Metodi e Linguaggi del Giornalismo presso l’università di Messina.
Copia dell’articolo