Ogni nave ha un numero dipinto sullo scafo: è il pennant number. La sua storia risale alla tradizione della Royal Navy e ci spiega (quasi) tutto su un’unità
Cosa significa quel numero su quella nave da guerra? È la domanda che molti osservatori si fanno guardando una portaerei, una fregata o anche un sottomarino. L’occhio osserva la pista, il ponte di comando, la prua… e ci si imbatte in uno strano codice dipinto sullo scafo. Tendenzialmente, ma non per tutte le Marine del mondo, è un codice alfanumerico: una lettera e alcuni numeri. Un codice preciso, diverso per ogni nave e che solo apparentemente non vuol dire nulla, se non intuitivamente il “nome” della nave.
In realtà quel sistema di lettere e numeri ha una storia e un significato particolari che affondano le proprie radici nella tradizione della Royal Navy. È la Marina britannica che per prima intuì l’utilità di un segno distintivo che potesse far capire ai comandanti alleati (e nemici) quale imbarcazione si stesse incrociando. Un segnale utile quando le operazioni dovevano essere coordinate con binocoli e bandiere e per questo era necessario avere qualche elemento in più per capire che unità fosse quella che si osservava dal ponte della propria nave.
Numeri che possono sembrare delle semplici “targhe”, ma che invece aiutano a capire a chiunque guardi una nave cosa è in grado di fare, quale è la classe di appartenenza e, se osservata in navigazione, si può anche capire per quale motivo venga inviata in un certo teatro operativo.