Dal sito Ocean4future un argomento interessante a cura di Guglielmo Evangelista
La Regia Marina Italiana
Il Decreto Reale n. 4825 del 1° aprile 1861 che stabilì l’ordinamento della nuova Marina unitaria non parla di categorie ma, all’articolo 5, divide la bassa forza in sette sezioni: marinari, marinari cannonieri, maggiorità, macchinisti e fuochisti, maestranza, novizi e mozzi e guardiani (1). Il testo nulla dice a proposito di contrassegni sulle uniformi a parte l’accenno a distintivi speciali per le musiche, ma già il R.D. n.887 del 25 settembre 1862 introdusse l’elica come distintivo del personale di macchina.
Primo macchinista con il distintivo istituito nel 1862 – (Per gentile concessione Archivio storico fotografico Adriano Ciabani – Parma)
Anni più tardi il Decreto dell’11 maggio 1873 “Regolamento per le divise del Corpo Reale Equipaggi” all’art.23 recita:
Sono distintivi di categoria: Per la categoria nocchieri, un’ancora con grippia Idem cannonieri, due cannoni e una granata Idem timoneria, una stella Idem macchinisti, un’elica Idem maestranza, una picozza Idem guardiani, un gavitello Idem maggiorità, un nodo L’altezza del distintivo di categoria è di metri 0,06. |
Tutti i distintivi erano (e sono tuttora) ricamati in oro per i sottufficiali e in lana rossa o filo rosso per graduati e comuni anche se in molti casi è ormai invalso il prosaico uso della plastica stampata (2).
Da quei tempi lontani è iniziata un’interminabile serie di modifiche, aggiunte e soppressioni di categorie e distintivi che non si è mai fermata in un secolo e mezzo di storia. Già pochi giorni dopo la promulgazione dell’appena ricordato Regolamento sulle divise il Regio Decreto 1515 del 15 maggio 1873 disponeva che gli infermieri in servizio in Marina, pur non costituendo ancora una categoria perché appartenevano alle “Compagnie infermieri” interforze, adottassero l’uniforme navale con un apposito distintivo mentre l’anno successivo, con Decreto del 15 novembre 1874, fu istituita la categoria dei torpedinieri che, di fatto, fu la prima categoria con un alto contenuto di tecnologia e che nel tempo fu la fucina dei più svariati specialisti. Infine, nel 1876, fu abolita la categoria dei Guardiani i cui componenti, smilitarizzati ma sempre alle dipendenze del Commissariato, costituirono il ruolo degli uscieri.
La legge 4610 del 3 novembre 1878 e i successivi atti integrativi modificarono in modo sensibile il quadro delle categorie e rinnovarono alcune denominazioni. In sintesi:
– restarono sostanzialmente immutate in struttura e attribuzioni le categorie Marinari, Timonieri, Cannonieri , Macchinisti e fuochisti e Torpedinieri.
– venne istituita la categoria “Aiutanti di bordo”. Essa fu formata con il personale proveniente dal disciolto Corpo di Fanteria di Marina poiché fino ad allora questo incarico era affidato a un sergente di tale Corpo che talvolta veniva chiamato “Capitano d’arme”.
– venne istituita la categoria “Musicisti e Trombettieri”. Anche in questo caso, fino al 1878, la musica era di competenza del soppresso corpo della Fanteria di Marina .
– venne istituita la categoria “Infermieri” separando il personale in servizio in Marina delle Compagnie Infermieri.
– la categoria Maestranza venne ridenominata categoria Operai.
– fu istituita la nuova categoria furieri nella quale confluì il personale subalterno del disciolto Corpo di Maggiorità.
Capo musica del Reggimento Real Navi. Con l’istituzione della categoria musicanti fu mantenuto il distintivo con l’aggiunta di due ancore incrociate. (Per gentile concessione Archivio storico fotografico Adriano Ciabani – Parma)
Distintivi di categoria dal 1878.
I distintivi dei torpedinieri e degli infermieri non subirono modifiche rispetto a quelli già raffigurati in precedenza.
Secondo macchinista. (Per gentile concessione Archivio storico fotografico Adriano Ciabani – Parma)
Capo timoniere di 1^ classe. La stella del distintivo è a otto punte e non a sei (Per gentile concessione Archivio storico fotografico Adriano Ciabani – Parma)
Secondo Capo Cannoniere (Per gentile concessione Archivio storico fotografico Adriano Ciabani – Parma)
Secondo Maestro Operaio. Il distintivo di categoria previsto nel 1878 figura sostituito da due asce incrociate (Per gentile concessione Archivio storico fotografico Adriano Ciabani – Parma)
Fine II parte – continua
Guglielmo Evangelista
BIBLIOGRAFIA E FONTI
Almanacco italiano. Bemporad. Firenze 1904
Quinto Cenni. Album delle divise militari e tavole acquerellate
Fogli d’ordini della Regia Marina e della Marina Militare
Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia e della Repubblica Italiana
Manuale di istruzione militare marinaresca per il personale di leva. Tipografia Scuole CEMM, Taranto 1970
Ministero della Marina: Album delle divise, edizioni varie.
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Nasce a Broni (PV) nel 1951. Laureato in giurisprudenza è stato ufficiale delle Capitanerie di Porto e successivamente funzionario di un Ente Pubblico. Ha al suo attivo nove libri fra cui “Storia delle Capitanerie di porto” , “Duemila anni di navigazione padana” e “Le ancore e la tiara – La Marina Pontificia fra Restaurazione e Risorgimento” ed oltre 400 articoli che riguardano storia, economia e trasporti. Collabora con numerosi periodici specializzati fra cui la Rivista Marittima”.