L’Agcm ha comminato sanzioni a 14 società per un cartello orizzontale messo in atto nelle gare d’appalto bandite dall’Arsenale della Marina Militare di Taranto per l’ammodernamento di Nave San Marco, Nave Saturno e Nave Tremiti. Tutti i dettagli
22 Agosto 2023 16:32
Sanzionato dall’Antitrust il cartello di 14 aziende nella navalmeccanica coinvolte all’Arsenale di Taranto.
Nel bollettino 31/2023 del 16/08/2023, l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato ha reso noto di aver sanzionato le società per intesa restrittiva della concorrenza tra le parti nei bandi di gara per vari tipi di forniture alle navi militari bandite dall’Arsenale della Marina Militare di Taranto.
Il 2 agosto 2021 l’Autorità presieduta da Roberto Rustichelli aveva avviato infatti un’istruttoria nei confronti delle imprese Comerin Srl; Comes Spa; Electra Srl; Imet; Manutenzione Impianti e Bonifiche Meridionali Srl.; Maren Srl; Officine Jolly Srl; Omega Engineering Marine S.r.l., Ricerca, Innovazione, Tecnologie (Rit) Srl; Technomont Taranto Srl; TPS Taranto Srl, Siples Srl; Consorzio Chio.me; Chiome Srl e Consorzio Navalmeccanico Taranto-C.N.T. per accertare l’esistenza di violazioni dell’art. 101 del TFUE.
Dunque, a due anni di distanza, l’Antitrust ha accertato la violazione della concorrenza da parte delle suddette imprese. In particolare, quest’ultime “hanno posto in essere un’intesa unica e continuata avente ad oggetto le procedure ristrette (dalla 4110/10 alla 4112/18, la 4114/18 e la 4118/18), così come gli affidamenti in economia conseguenti al frazionamento della ex 4118/18 mandata deserta (i.e. le procedure in economia dalla 5658/18 alla 5667/18 e 5671/18)”.
Senza dimenticare che nel settembre 2021, l’Anac e il Nucleo Speciale Anticorruzione della Guardia di Finanza di Roma avevano effettuato un’ispezione presso l’Arsenale Militare di Taranto. Al centro dell’ispezione — riferiva l’Ansa — il bando, e i relativi contratti, per l’ammodernamento della nave San Marco della Marina Militare. Secondo quanto emerso dall’istruttoria ancora in corso il consorzio di aziende che si è aggiudicato i lavori si configurerebbe come una struttura stabile a supporto dell’Arsenale, e l’Anac ipotizzava la violazione dei principi di concorrenza, par condicio e non discriminazione.
Tutti i dettagli.
IL PROVVEDIMENTO DELL’AGCM
L’Agcm ha accertato che le aziende hanno posto in essere “un’intesa segreta avente a oggetto il coordinamento delle strategie di partecipazione a gare pubbliche finalizzato alla spartizione degli affidamenti pubblici attraverso la manipolazione degli esiti di gara. In quanto tale, l’intesa appartiene a una categoria di accordi espressamente vietati dall’articolo 101, paragrafo 1, TFUE591”.
LE GARE ESAMINATE
Tra le gare sotto il faro dell’Antitrust troviamo quelle a partire dall’anno 2018. Tra queste anche quelle per l’affidamento di servizi vari di ammodernamento delle Nave San Marco (4110/18, 4111/18 e 4118/18, quest’ultimo il bando su cui ha indagato anche Anac e Gdf), Nave Saturno (4112/18) e Nave Tremiti (4114/18) e delle procedure in economia dalla 5658/18 alla 5667/18 e la 5671/18.
LE SOCIETÀ SANZIONATE DALL’ANTITRUST
Il provvedimento dell’Antitrust riguarda le società: Comerin Srl; Comes Spa; Electra Srl; Imet; Manutenzione Impianti e Bonifiche Meridionali Srl.; Maren Srl; Officine Jolly Srl; Omega Engineering Marine S.r.l., Ricerca, Innovazione, Tecnologie (Rit) Srl; Technomont Taranto Srl; TPS Taranto Srl, Siples Srl; Consorzio Chio.me; Chiome Srl e Consorzio Navalmeccanico Taranto-C.N.T..
LE SANZIONI PECUNIARIE
Pertanto l’autorità ha deliberato le seguenti sanzioni pecuniarie: 22.287,50 euro a Co.m.e.r.i.n. SRL; 28.438,45 euro a COMES Spa; 18.149,1 euro a Consorzio Chio.me-Chiome Srl; 45.343,9 euro a Consorzio Navalmeccanico Taranto-C.N.T.; 26.698,37 euro a Electra Srl; 49.881,23 a IMET Srl; 40.216,64 euro a Manutenzione Impianti e Bonifiche Meridionali Srl; 54.375,96 euro a Maren Srl; 47.421,04 euro a Officine Jolly Srl; 33.071,02 euro a Omega Engineering Marine Srl; 4.163,50 euro a Ricerca, Innovazione, Tecnologie (R.I.T.) Srl; 59.869,10 euro a S.I.P.L.E.S. Srl; 14.938,03 euro a Technomont Taranto S.r.l. e 44.078,53 euro a TPS Taranto Srl.
RECIDIVE TPS TARANTO, MAREN, CHIOME, TECHNOMONT E COMERIN
Alcune di queste imprese tarantine erano già finite nel mirino dell’Antitrust e delle fiamme gialle.
Dalle indagini condotte all’arsenale di Taranto a inizio 2020, risultavano indagati alcuni recidivi: nel 2015 l’Antitrust sanzionò gli stessi soggetti per un cartello sugli appalti della Marina.
“Nel provvedimento che risale al 2013, infatti, l’Antitrust aveva appurato che le aziende Tecnosit, Tps Taranto, Maren, Chio.me, Technomont, Comerin, Work Service, Metalblok, Sait, Siman e Coibesa riuscivano con accordi collusivi a monopolizzare le gare indette dallo stabilimento navale tarantino. Non solo. L’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato aveva emesso sanzioni che andavano da un minimo di 14mila euro fino a un massimo di oltre 1 milione di euro. Una decisione che era stata confermata successivamente dal Tar Lazio che aveva però ridotto notevolmente le sanzioni dopo la pronuncia del Consiglio di Stato” riportava il Fatto quotidiano a febbraio 2020.