Una bellissima poesia scritta da mia moglie Silvana, (artista, pittrice scultrice e poetessa) che, pur se non attinente il mare, colpisce per la sensibilità che emana.
Gocce trasparenti, leggere
bagnano le profumate zolle.
D’un tratto il cielo si apre
in una luce accecante
ed un brontolio sordo
fa tremare l’aria.
Nuvole nere si rincorrono,
giocano e sembrano accarezzare
i rossi tetti, mentre scrosci di pioggia,
si raccolgono in rivoli
che l’arida terra beve.
Gli alberi piegati al vento
s’inchinano in una muta preghiera.
Tutto si ferma e aspetta.
Poi, d’improvviso un raggio d’azzurro
ed un timido sole ad illuminare i campi puliti.
Le rondini tornano alte a volare
intonando le loro odi al cielo
limpido di nubi.
Voci di bambini festanti
si perdono nei cortili,
ecco un saluto, un sorriso
e … tutto ricomincia.
Silvana Mellacina
(Declamata al “Trebbo Poetico 2003”)
Potete trovare altre poesie e opere d’arte nel suo sito: www.silvanamellacina.it