In passato si chiamava Scuola Allievi Operai. Generazioni di giovani lavoratori dell’Arsenale Militare Marittimo si sono formate in quelle officine apprendendo dai colleghi più anziani i segreti del mestiere. Oggi la denominazione è cambiata in Centri di Formazione presso gli stabilimenti e gli Arsenali, ma la loro funzione è rimasta la stessa. I Centri potrebbero presto essere ripristinati per effetto degli emendamenti governativi presentati al disegno di legge n° 2728, il cosiddetto Libro Bianco. I testi degli emendamenti sono stati discussi nel corso di una riunione tra i sindacati e l’ad dell’Arsenale di Taranto. Si tratta di un provvedimento importante che potrebbe riaprire le porte a nuove assunzioni negli storici stabilimenti navali, dopo anni di blocco del turn over.
“La funzionalità dei nuovi centri di formazione, riservati al personale della seconda area – spiega Massimo Ferri, della segreteria Cisl Fp – sarà assicurata prevalente da personale civile in servizio, consentendo la trasmissione di quelle conoscenze uniche che, in campo tecnico e scientifico, solo i vecchi operai della Difesa ancora custodiscono. Con l’emendamento successivo si prevede, poi, che il personale civile del Ministero Difesa, appartenente ai settori tecnico, scientifico e informatico della seconda area, possa essere reclutato anche mediante corsi-concorsi selettivi di formazione, avvalendosi dei centri in argomento”.
Il sindacalista spiega che “naturalmente le capacità di assunzioni, dovendo rispettare i limiti di spesa rispetto al personale in quiescenza, avranno limiti contenuti, ma rappresenteranno una straordinaria inversione di tendenza rispetto alla deriva in cui pareva condannata l’area industriale, ridando fiducia alle economie di interi territori. Il risultato conseguito, da monitorare con attenzione nei suoi passaggi parlamentari, dà atto dell’impegno del movimento sindacale, in particolare della Cisl Fp e del suo Coordinamento Nazionale che, con tenacia e coerenza, prosegue nella tutela del lavoro in tutti gli aspetti che esso assume, per i lavoratori di oggi e per quelli che lo saranno domani”.