
7 aprile 2025 Salvatore D’Olivo
Attività duali e complementari
Il primo aprile 2025 ha segnato le ultime miglia percorse dalla fregata antisommergibile e lanciamissili Grecale, l’ultima rimasta appartenente alla classe Maestrale. Varata il 12 settembre del 1981 presso il cantiere del Muggiano e consegnata alla Marina Militare il 5 febbraio del 1983 alla Spezia, l’unità è stata il frutto di un progetto interamente italiano nato in seguito all’approvazione della legge navale del 1975 e realizzata dai “Cantieri Navali Riuniti”, oggi “Fincantieri”, nella prima metà degli anni 80.
Progettato per una molteplicità di missioni, Nave Grecale ha svolto il suo compito principale nella difesa delle forze navali e dei convogli da attacchi sottomarini. Tuttavia, la sua versatilità gli ha permesso di operare efficacemente in numerose operazioni, tra cui il monitoraggio del traffico mercantile, l’interdizione di vaste aree, la protezione di unità di superficie e il supporto a operazioni anfibie.
Nave Grecale ha preso parte a missioni di fondamentale importanza, sia nazionali che internazionali. Tra queste, l’Operazione Golfo (Persico) 1 tra il 1987 e il 1988, le operazioni di pace in Somalia Restore Hope e la Sharp Guard nell’ex Jugoslavia a metà degli anni 90, la missione Enduring Freedom ed Active Endeavour dopo gli attacchi alle Torri Gemelle nel 2001.
Nel 2009 la nave è stata sottoposta a un significativo ammodernamento del sistema di combattimento, operazione che ha visto il coinvolgimento dell’Arsenale Militare della Spezia e del comparto industriale nazionale, incrementando il livello tecnologico delle strumentazioni di bordo e potenziando le capacità di Comando e Controllo dell’unità.
La nave ha concluso il suo servizio operando sotto l’egida dell’Unione Europea nell’Operazione EUNAVFOR MED Irini, simboleggiando un impegno ininterrotto al servizio della sicurezza internazionale.
Prima dell’ultimo rientro alla Base Navale della Spezia, il Comandante della Prima Divisione Navale, contrammiraglio Massimo Bonu, dalla plancia del cacciatorpediniere Caio Duilio ha voluto rendere omaggio al Grecale:
“Ben tornati a casa e complimenti per aver portato a termine gloriosamente anche l’ultima missione! Siate fieri, siete l’ultimo equipaggio di una grande nave, di una grande classe di unità navali! Bravo Zulu a tutto l’equipaggio!”
Per oltre 42 anni, nave Grecale ha solcato i mari con onore e dedizione, diventando un simbolo del servizio reso al Paese. Un’eredità straordinaria che le è valsa l’illustre Medaglia d’Oro di merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Questo prestigioso riconoscimento testimonia le straordinarie benemerenze accumulate nel corso della sua lunga carriera al servizio della Marina Militare.
Tra i momenti più memorabili della sua storia spicca nell’aprile del 1985 la visita in Italia dell’allora Principe Carlo, oggi Re del Regno Unito, accompagnato da Lady Diana. La coppia reale salì a bordo per una dimostrazione in mare delle capacità della nave e un aviolancio spettacolare degli incursori del COMSUBIN, svolto nelle acque davanti alle Cinque Terre.
Il “Magico” Grecale, come è stata soprannominata affettuosamente da tutti i membri degli equipaggi che si sono avvicendati dal 1983 ad oggi, non è solo una nave, ma un simbolo di tradizione, prestigio e servizio ininterrotto che continuerà a vivere nella storia della Marina e nei cuori di chi ha avuto l’onore di farne parte. Una leggenda che ha saputo unire momenti iconici a un instancabile impegno verso il Paese, percorrendo circa 850.000 miglia nautiche, l’equivalente di quasi 40 volte il giro del mondo, e incarnando pienamente il suo motto, VENTI IMPETU (con l’impeto dei venti).
FONTE: Notiziario on line della Marina Militare
