Le Forze di Contromisure Mine a controllo remoto
10 giugno 2024 Mirko DE SANCTIS
Tecnologia
La ITAMINEX, esercitazione specialistica di Mine Warfare inserita all’interno della Mare Aperto 24-1, ha coinvolto il Comando delle Forze di Contromisure Mine (MARICODRAG) quale attore principale. In tale contesto addestrativo, uno dei suoi team qualificati per la condotta di veicoli autonomi di superficie, imbarcato su nave Tremiti, all’interno dell’articolato gioco del contrasto alla guerra di mine, ha avuto il compito di effettuare anche una serie di attività di survey nelle acque antistanti le banchine del porto di Cagliari, al fine di supportare il Comando Marittimo Ovest nella conoscenza dei fondali delle proprie acque portuali, con lo scopo di garantire ormeggi sicuri alle Unità della Squadra Navale.
Il MINIRANGER 1 è un innovativo veicolo automatizzato, sviluppato da un team di ingegneri e tecnici italiani e rappresenta il culmine di anni di ricerca e sviluppo nell’ambito della navigazione senza la presenza di piloti a bordo. Questo veicolo è dotato di tecnologie all’avanguardia e si distingue per la sua capacità di eseguire una gamma diversificata di compiti, in modo autonomo ed affidabile. Con i suoi sensori avanzati, è in grado di navigare in modo sicuro, monitorando costantemente l’ambiente circostante e garantendo un’analisi dei fondali a diverse profondità, grazie ai suoi due sonar in dotazione: uno collegato direttamente allo scafo e uno rimorchiabile.
Una delle caratteristiche più sorprendenti del MINIRANGER 1 é la capacità di poter eseguire operazioni rischiose, in piena autonomia, garantendo la sicurezza del personale che lo controlla a distanza. L’impiego dello stesso in attività di contromisure mine, monitoraggio dei fondali e operazioni come la messa in sicurezza dei porti, garantirà il raggiungimento di tali obiettivi in modo totalmente innovativo, ponendo sempre di più l’attenzione sulla sicurezza e l’incolumità degli operatori.
A conferma dell’interesse che lo stesso ha suscitato, per l’intero periodo dell’esercitazione, una serie di osservatori e delegazioni straniere, volte ad acquisire esperienze a vario titolo, hanno partecipato anche con i propri veicoli autonomi, testandoli in uno scenario quantomai realistico.
Durante le fasi dell’esercitazione, l’USV (Unmanned Surface Vehicle) ha individuato alcuni contatti di interesse sul fondo delle acque portuali cagliaritane, i quali sono stati oggetto di ulteriori indagini. Per dare una identità a questi contatti considerati di potenziale interesse, grazie alla collaborazione internazionale nell’ambito della ITA MINEX, il team sloveno ha impiegato il proprio veicolo filoguidato. La collaborazione è stata fondamentale per il successo dell’attività. Gli operatori sloveni, con la loro professionalità ed equipaggiamento di nuova generazione, hanno dato un volto a delle immagini sonar del MINIRANGER 1, portando alla luce circa una decina di ancore ed un probabile relitto storico sommerso.
Le ancore di tipo hall ed ammiragliato, risalenti a diverse epoche, rappresentano un’importante scoperta per il patrimonio archeologico e più in generale della storia marinara di Cagliari. L’operazione svolta ha sicuramente garantito importanti risultati sotto l’aspetto storico e culturale, ma ha altrettanto messo in evidenza l’importanza della cooperazione internazionale nel settore della Difesa e nello sviluppo tecnologico di nuovi sistemi marittimi. Il lavoro congiunto tra i team italiano e sloveno ha palesato l’importanza della condivisione di know how e di risorse per il raggiungimento di risultati degni di nota.
Con il termine dell’esercitazione si può ufficialmente confermare che l’introduzione dei veicoli autonomi di superficie, denominati MINIRANGER, rappresenta un ulteriore ed importante passo avanti per la Forza Armata, che evidenzia la proiezione della stessa verso l’innovazione tecnologica e la progettazione di soluzioni avanzate per il settore navale. Grazie alle sue intrinseche potenzialità, questo veicolo autonomo di superficie sta ridefinendo i limiti dell’impiego di assetti navali non convenzionali, aprendo nuove opportunità per la lotta alla guerra di mine e più in generale per tutte quelle operazioni legate alla sorveglianza dei fondali.