Quando sarò vecchio
e non avrò la forza di camminare
vorrei che fosse il mare a cullarmi
e a trasportare i miei ricordi all’orizzonte
tra vele gonfie di vento;
dal mare mi piacerebbe guardare le dolci colline
che degradano sino ad abbracciare le sabbie dorate
e vedere pescherecci avvicinarsi ai moli delle baie;
lì in mezzo al mare l’acqua mi tonifica
e lo sguardo è catturato dalle meraviglie dei fondali,
avvolto da quel richiamo
che dà ai miei occhi un senso di mistero
un po’ simile alla nostra vita che non conosce il futuro;
e la sera rilassarmi in un orizzonte pieno di luna,
una gran dama per la quale le onde fanno a gara
a corteggiarla in una scia grigia sino alla riva.
Anonimo