La scoperta è avvenuta durante un’esercitazione dei cacciamine della Marina militare: il sommergibile fu affondato per errore da una nave inglese
LIVORNO. Dopo oltre un secolo dall’affondamento, durante la Prima guerra mondiale, è stato ritrovato il relitto del sommergibile Guglielmotti. La scoperta è avvenuta durante un’esercitazione dei cacciamine della Marina militare, vicino alll’isola di Capraia, a 400 metri di profondità. A bordo del sommergibile, affondato il 10 marzo 1917, c’erano 14 membri dell’equipaggio.
Il ritrovamento del relitto del sommergibile è avvenuto da parte di nave Gaeta, in una posizione correlabile con quella nota del suo affondamento avvenuto intorno alle 21.50 del 10 marzo del 1917 da parte dallo “sloop” inglese HMS Cyclamen, che lo aveva scambiato per un battello tedesco. La scoperta stata è poi convalidata dalla successiva investigazione da parte di nave Rimini con il veicolo “multipluto” che ha permesso di scattare anche le prime immagini del sommergibile mostrando inconfutabilmente l’identit del relitto grazie alla corrispondenza con i dettagli costruttivi del battello che appare adagiato sul fianco mostrando, ben riconoscibile, il cannone di prora. Le immagini hanno anche confermato lo speronamento avvenuto da parte dell’unità inglese. In precedenza, il cacciamine Gaeta aveva localizzato il relitto del HMS Saracen, un sommergibile inglese affondato da due corvette italiane durante la seconda Guerra Mondiale giài identificato durante una spedizione subacquea da parte di soggetti privati nel 2015. “Il ritrovamento del sommergibile Guglielmotti – sottolinea lo Stato maggiore della Marina – conferma l’efficacia operativa dei nuovi veicoli subacquei in dotazione alla Marina militare capaci di operare a quote profonde e che potranno essere adoperati anche sui nuovi cacciamine che dovranno sostituire le ormai datate unit della classe Lerici/Gaeta. L’attività condotta dimostra come le capacità militari possono essere messe a disposizione della ricerca subacquea, anche per fini di ricostruzione storica, nell’ambito delle funzioni duali e complementari della Forza armata”. l sommergibile “Alberto Guglielmotti”, come detto, venne affondato “per errore” da una nave inglese. Al comando del capitano di fregata Guido Castiglioni, che ne aveva curato anche l’allestimento, nei primi giorni del marzo di quell’anno ebbe l’ordine di raggiungere la sede di Brindisi, per operare nell’Adriatico meridionale con la 2/a Flottiglia. Salpato dalla Spezia il 10 marzo, scortato dal piroscafo Cirenaica, alle ore 21.50, in navigazione nelle acque della Capraia, scambiato per unità nemica dal dragamine britannico Cyclamen di scorta al trasporto truppe Arcadia, fu cannoneggiato, speronato ed affondato. Nell’incidente persero la vita 14 uomini dell’equipaggio e tra questi il tenente di vascello Virgilio De Biase