Federico Luchi, 84 anni, ha restaurato un esemplare del 1943 della macchina crittografica tedesca. Fu il matematico Alan Turing a comprenderne i codici, contribuendo alla sconfitta dei nazisti
Clicca sull’immagine per vedere il video su Rai News
Servizio di Nicola Chiarini. Montaggio di Davide Della Corte
Una rara macchina crittografica Enigma, utilizzata nella Seconda guerra mondiale dall’esercito tedesco, che molti ricordano perché al centro di The Imitation Game, il film sulla vicenda del geniale matematico britannico Alan Turing che ne comprese i segreti, contribuendo in modo determinante alla fine del conflitto e alla sconfitta dei nazisti. Un’esemplare uscito di fabbrica nel 1943, esattamente 80 anni fa è conservato a Trento. Merito dell’84enne Federico Luchi, il decano dei radioamatori trentini, che l’ha riportato in funzione con un restauro certosino, durato tre anni e mezzo. Difficile stabilire se sia prevalsa la passione o il rigore storico, dato che ciascuna componente è stata lavorata su disegni e specifiche originarie. Per quanto consegnata alla Storia dalle vicende belliche, Enigma era stata pensata nel 1918 per usi civili dall’ingegnere tedesco Arthur Scherbius che si era ispirato agli studi di Leon Battista Alberti, matematico italiano del 1400, sui dischi cifranti. Fuori mercato per i costi, ma ingegnosa al punto di offrire un vantaggio competitivo non indifferente alle armate hitleriane che la ripescarono a supporto dell’escalation bellica. Qui entra in campo il genio di Turing, in grado con poche informazioni a fine 1943 dal centro d’intelligence di Bletclhey Park di decrittare un meccanismo ritenuto inscalfibile. Tramite la cosiddetta Bomba, un calcolatore raffinatissimo precursore dei computer, da quel momento, i messaggi dei nazisti potevano essere intercettati. Enigma era una macchina semplice dal punto di vista elettromeccanico, ma assai complessa nei sistemi di funzionamento. Luchi calcola che le combinazioni possibili siano addirittura 150 milioni di milioni. L’Enigma in possesso dell’esperto trentino si presume, però, sia stata usata non direttamente nelle attività belliche, ma in quelle diplomatiche, dato che i caratteri differiscono da quelle in dotazione all’esercito. Così i messaggi crittografati, erano leggibili solo dagli operatori delle Enigma in rete. O, almeno, così fu fino a che Turing non risolse il rebus.
A titolo informativo su You Tube esistono diversi video sulla macchina Enigma. Eccone alcuni:
Giancarlo