Interessante articolo a cura di Alessandro Rugolo e Fabrizio Benigni su Difesa on line
Già attivo da alcuni anni il Centro Innovazione della Difesa (CID), del III° reparto dello stato maggiore della Difesa, sta diventando sempre più protagonista nel panorama della Difesa italiana.
Il CID ha il compito di garantire lo sviluppo e l’aggiornamento di un adeguato quadro concettuale e dottrinale, allo scopo di supportare il processo di trasformazione dello Strumento Militare nazionale ed in questo senso sta operando in relazione all’Intelligenza Artificiale.
Nell’anno in corso, in particolare, ha dato seguito all’iniziativa INNOV@DIFESA, hub di riferimento della Difesa per l’innovazione che abbracciando il paradigma dell’Open Innovation (ricorrendo cioè alle idee interne ed esterne alla Difesa, attraverso il pensiero critico accademico, la pragmaticità della realtà industriale e l’intuizione del contesto della ricerca), sta realizzando un network di esperti volto a cogliere l’innovazione aperta nei settori civili, privati ed istituzionali attraverso un’azione di raccordo a guida del CID. Proprio in tale contesto il CID ha promosso due workshop tenutisi nei mesi di aprile e di luglio.
Nel corso del primo workshop, “Intelligenza Artificiale, Difesa & Sostenibilità: implicazioni etiche, legali e psicologiche”, con la collaborazione dell’European Institute for Innovation and Sustainability (EIIS), sono stati analizzati gli aspetti etici, legali e psicologici relativi all’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nel mondo della Difesa. Nel corso dei lavori è intervenuto padre Benanti, francescano, teologo, che ha trattato l’argomento dal punto di vista etico e ha guidato l’esame degli aspetti etici legati al rapporto tra Essere Umano e Intelligenza Artificiale.
Il primo dei due panel organizzati in questo secondo incontro, ha visto, tra gli altri, l’intervento della prof.ssa D.M. Roman, esperta nella gestione dei conflitti derivanti dall’implementazione di Nuove Tecnologie e del dott. E. Cacciatore, senior director industry strategy & transformation EMEA – Oracle.
Nel corso del panel sono stati introdotti da vari punti di vista gli aspetti relativi alle nuove competenze digitali e alle nuove esigenze formative del personale, con particolare attenzione agli aspetti connessi alle criticità legate al senso di responsabilità sociale, all’analisi in chiave economica dell’IA quale tecnologia esponenziale (il valore delle competenze complementari) e alle possibili applicazioni dell’IA per lo sviluppo della divergenza. Il panel è stato quindi arricchito dall’esperienza acquisita dalla Difesa con il progetto Sfida-Amelia, applicazione pratica di impiego della IA per soddisfare la crescente esigenza di adeguare la formazione della classe dirigente militare.
Il secondo e conclusivo panel, che ha visto gli interventi della prof.ssa M. Ruggieri, professore ordinario di telecomunicazioni presso l’Università di Roma “Tor Vergata”, dell’ing. A. Costaglioli, chief innovation officer di INPECO Group, e del prof. A. Castiello D’Antonio, ha posto l’accento sugli aspetti connessi al teaming uomo-macchina, sulla qualità dei dati e dell’algoritmo per una implementazione efficace dell’IA, sui nuovi modelli di leadership e sulla figura del nuovo e-leader.
Attualmente è in preparazione il terzo workshop, che si terrà presumibilmente all’inizio del mese di ottobre e di cui avremo modo di parlare più avanti.
Alessandro Rugolo, Fabrizio Benigni
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