In questo immenso mondo
dove vivere è una fatica per chi nel cuore ha il vuoto
trovo un enorme scrigno ricco di tesori che di invecchiare fa fatica.
Tesori sparsi la dove incontri emozioni che sanno resistere al tempo
sfidando il futuro per non dimenticare il passato
e che è sempre giovane e rinnovativo.
E quando piango in silenzio
scopro davvero chi sono
perché ad ascoltare il mio silenzio
trovo quello scrigno sempre li
a raccogliere le mie lacrime nell’azzurro dell’acqua
per farle diventare cielo.
Lacrime e acqua che si trasformano in onde
onde che non so cosa siano
onde che schizzando su quello scoglio dove scivolano le mie pene
inventano storie da ascoltare quando a raccontarle
è il mare.
Mare che ascolta le parole dei muti,
inventa musica per i sordi,
cammina insieme a chi non ha gambe,
regala bellezza di colori sempre nuovi
a chi non sa vedere,
dà amore a chi il cuore freddo ha……
ti bagna di salsedine con quelle onde da sembrar carezze di un amante
che diventa aggressivo
se li vuoi rubare la purezza dell’esistenza.
Mare che unisce i popoli parlando la stessa lingua a tutti
lasciando quel sentore di possesso ai poveri illusi
che non hanno quel senso di libertà
che è la vita.
Libertà del sole di accendere un nuovo giorno e poi?
E poi c’è il mare…..d’amare.
Mare che ti culla nella notte piena di silenzi
per poi svegliarti tra le coperte azzurro mare
e prendere la strada delle onde bianche
per baciare il cielo e dire
che bella emozione è il mio mare.
Bruno Sportelli