Il Da Vinci parte per il suo ultimo viaggio verso il cantiere di Aliaga in Turchia. Per anni la città ha cullato il sogno di farne un’attrazione turistica, con tanto di progetto di fattibilità approvato. Oggi la speranza di avere un sommergibile visitabile è legata al bando di gestione del Museo Tecnico Navale.
Il Leonardo Da Vinci non avrà una seconda vita. L’ex sommergibile della Marina Militare, a lungo in predicato di diventare un’unità museo alla Spezia, lascia definitivamente il Golfo dei Poeti per la Turchia, dove verrà demolito. Nel 2018 un progetto di fattibilità per la musealizzazione, curato dall’ammiraglio Dino Nascetti, era stato approntato e approvato dalla forza armata, sulla spinta dell’entusiasmo della cittadinanza che aveva raccolto oltre duemila firme in poche settimane per chiederne di farne un’attrattiva turistica per la città.Le ultime due giunte comunali hanno addirittura previsto una delega alla “musealizzazione di un sommergibile”. Ma dopo un lungo dibattito sull’area in cui posizionarlo – tra Calata Paita, il molo Thaon di Revel, Molo Italia, Porto Mirabello e il Museo Tecnico Navale – i buoni propositi non si sono mai tradotti in realtà. Così il sommergibile, in disarmo all’interno dell’arsenale dal 2010, si è definitivamente deteriorato fino a renderne il recupero ormai impossibile. Nel 2021 il comandante marittimo Nord del periodo, l’ammiraglio Giorgio Lazio, confermava a Città della Spezia che il destino del Da Vinci era ormai segnato.
“Un simbolo splendido perché sottolinea la professionalità e la tradizione della Spezia nel mondo subacqueo, sia nella costruzione che nell’operatività”, lo aveva definito l’ammiraglio Andrea Toscano, spezzino doc, già comandante marittimo Nord e comandante del Da Vinci stesso. L’unità era entrata in servizio nel 1981 dopo essere stato costruito a Monfalcone. Ora il galleggiante da 1.100 chilogrammi è destinato al trasporto via mare presso il porto di Aliaga da parte della ditta Golfo Due srl, dopo il via libera all’esportazione di rifiuto arrivato dal ministero dell’Ambiente turco.
Stesso destino subirà in questi giorni anche il suo gemello Guglielmo Marconi, sommergibile classe Sauro II per cui nel 2013 si era affacciata a sua volta l’ipotesi di una musealizzazione alla Spezia sotto l’egida del Polo universitario Marconi. Dall’arsenale marittimo partiranno anche le ex fregate Artigliere e Bersagliere per la loro ultima rotta.
La prospettiva di avere un sommergibile museo non è tuttavia tramontata. E’ anzi ipotesi specificata all’interno del bando di gestione del Museo Tecnico Navale, per cui il prossimo 26 febbraio si andrà all’apertura delle buste. La disponibilità della Marina Militare a mettere a disposizione un mezzo c’è ancora. Tra le unità prossime al disarmo ci sarebbero quelle della classe Sauro III ormai in servizio da oltre trent’anni.