Si lo so, questa non è una poesia dedicata al mare, ma è talmente bella ed intensa, che ho pensato di pubblicarla lo stesso su questo sito perché penso sia meritevole di lettura ed apprezzamento. Chi la legge non può non identificare in essa una situazione paradossale che magari ha vissuto o della quale è a conoscenza. Credetemi: leggetela fino in fondo e vi renderete conto che non sbaglio.
Grazie Bruno!
Il ricordo è l’espressione
di ciò che dentro portiamo.
Ricordo che sa di memoria
quando l’assenza all’onore
va sperdendosi nel
tunnel dell’egoismo.
Ed io che non riesco
a placar la rabbia sono
sempre in cerca di verità.
Verità sempre più nascosta
da segreti inventati a discapito
di chi la vita l’ha perduta per
un onore mai acclamato al mondo.
Il ricordo è l’espressione di ciò che
dentro porto e ricordare la tua memoria
in questo giorno ,cosi particolare,
è una mia esigenza che dall’anima
parte senza trovare mai l’arrivo.
Esigenza e rabbia, diventata ormai fobia,
che esplodono nello scoprire
termini irritabili in cui hanno collocato
le tanti vite e le tante anime di chi
come te ha mangiato, per lunghissimi anni,
una guerra creata dalla pazzia e dalla meschinità.
Scoprire del tuo passato, scoprire la martirizzazione,
l’oscenità dell’uomo, scoprire la fame, tua e di tante altre anime,
scoprire dell’abbandono totale di una nazione
che fugge davanti al pericolo
lasciando soli i propri figli,
è una scoperta vigliacca che molto male fa.
E quando la storia ti chiama “SBANDATO” il mio
senso di ribellione scoppia nell’ira
più funesta dove anche un vulcano che erutta
sembra un formicaio al confronto.
Sbandato e sbandati senza onore
che orrore provo verso la mia Patria.
Orrore che la guerra ti ha insegnato a conoscere
sacrificando figli a un ideale che sembrava
futuro.
Tu, caro papà, che hai regalato la libertà
forse non capirai la mia riluttanza
ma quella terminologia di SBANDATO
non posso accettarla.
E’ un insulto alla memoria di chi la vita
l’ha lasciata nei campi di sterminio e di come
te ha trovato la strada del ritorno a casa
portando dietro i segni indelebili nel cuore e nell’anima.
Il mio tempo lo passerò ad onorarti e onorare
chi come te è stato vittima di questo insulto.
Ti onorerò sempre agli altari della vita
fino a quando la verità
sarà onorata dal giusto riconoscimento.
Il ricordo è l’espressione
di ciò che dentro porto
…….la tua MEMORIA da onorare sempre.
di Bruno Sportelli (per gentile concessione dell’autore )