Dal sito Ares Osservatorio Difesa un articolo di Giacomo Cavanna
Tra i programmi che la Difesa Italiana vuole avviare il Documento Programmatico Pluriennale (DPP) 2024-2026 prevede quello relativo l’acquisizione di Maritime Multi-Mission Aircraft (M3A), un’iniziativa interforze curata da Marina Militare ed Aeronautica Militare.
Trattasi di un programma sovvenzionato attraverso il rifinanziamento del Fondo per l’attuazione dei programmi d’investimento pluriennale per le esigenze della Difesa Nazionale ma con avvio al di fuori del triennio a Legge di Bilancio, per il quale il DPP 2024-2026 prevede una quota parte di 560 milioni di euro.
Il programma prevede il rinnovamento della capacità di pattugliamento aereo marittimo e di contrasto alla minaccia subacquea (ASW Long Range) con l’acquisizione delle prime due piattaforme M3A (congiuntamente alla MM) che avranno anche capacità di Intelligence, Sorveglianza e Ricognizione (ISR).
Come è noto, con l’avvenuto ritiro dei bimotori Breguet 1150 Atlantic nel 2017, la Difesa Italiana non ha in servizio piattaforme da pattugliamento aereo marittimo e lotta antisom a lungo raggio, con un grave vulnus delle capacità operative aeronavali nazionali.
Attualmente, l’AM dispone di quattro P-72A, la versione da pattugliamento e sorveglianza marittima del ATR-72, ma sono velivoli orientati principalmente ad eseguire compiti ISR e di Electronic Intelligence, che pur essendo predisposti, non hanno mai ricevuto armamenti e suite per compiti antisom.
La decisione di procedere con questo programma a livello interforze spazza via, se ce ne fosse stata ancora necessità, le residue e stucchevoli polemiche relative la difficile convivenza tra AM e MM nel settore del pattugliamento aeronavale e della lotta antisom. Infatti, la collaborazione in atto tra le due FF.AA. per la gestione e l’impiego della piattaforma F-35B sia a terra che a bordo della portaerei Cavour (dispiegamento di velivoli, piloti e tecnici AM a bordo nella lunga trasferta in corso in Estremo Oriente) e, prossimamente, della LHD Trieste, chiarisce bene l’unità di intenti e la volontà di ottimizzare uno strumento di eccellenza quale è il Lightning II ed è prodromica a quanto potrà essere ripetuto per i nuovi MPA antisom.
Dal DPP 2024-2026 non emergono dettagli sulla piattaforma selezionata od altre informazioni se non che tra le ulteriori esigenze prioritarie da finanziarie, nel settore Capacità Informativa, è richiesto il completamento del programma di acquisizione di velivoli equipaggiati con speciale sensoristica allo scopo di dotare lo Strumento militare di una piattaforma aerea da pattugliamento marittimo multi -missione (M3A) a lungo raggio sotto e sopra la superficie, nonché il completamento e conversione tecnico operativa della flotta aerea di velivoli multi missione e multi sensore.
Fonte Documento Programmatico Pluriennale 2024-2026
Foto @Royal Air Force