Le mie rughe
Strisce di strade antiche e nuove
ormai disegnano il volto mio
su quella pelle assecondando il tempo
che avanza senza chiederti nulla.
Chissà se d’avvero qualcosa muore
quando i vent’anni sono ormai
cosi diversi e lontani.
Su quel quel viso che cambia
dall’avanzare del tempo si fanno sempre più
visibili i segni dei miei pensieri
sempre più vistosi e ruvidi che
mi ricordano del giorno
più lungo ancora da vivere.
I vent’anni mai dimenticati lasceranno
spazio al tempo infinito
cercando la paura di perdere
il sole che dentro porto,
per riscaldare più forte
quella gioia di vivere le mie rughe.
Rughe che come angeli appesi ad un filo
scivolano sulla pelle costruendo
la strada della saggezza
che non ho su questo viso
ormai cambiato.
Viso che amo ancor di più
dei miei vent’anni quando
mi accorgo che al mio fianco,
come favole, trovo i miei figli
ad amarmi.
Le mie rughe sono un disegno astratto.
Bruno Sportelli
Pur non parlando di mare le poesie dell’amico Bruno mi colpiscono ogni volta per la loro intensità e per la sensibilità che dimostra nello scriverle. Mi fa veramente piacere inserirle nel mio sito. Ancora una volta grazie per la sua innata capacità di trasmettere le sue sensazioni a chi come me ha la fortuna di poterlo leggere ed apprezzare. Giancarlo