Circa 80mila ingressi a estate nei presidi “elioterapici” militari, compreso Marina di Carrara, per una stima di 30mila euro all’anno di utili. Al gestore spettano i canoni demaniali: 1.179 euro per Maralunga, 5.647 euro per lo stabilimento Crdd e 7.716 per quello dei sottufficiali all’Isola Palmaria.
A gara la gestione degli stabilimenti balneari della Marina Militare di Lerici, Isola Palmaria e Marina di Carrara. Il pacchetto stabilimento ufficiali di Maralunga, stabilimento sottufficiali e civili del Terrizzo e stabilimento truppa di Viale Vespucci si aggiudicano in un unico lotto dal valore di 2.429.242 euro Iva esclusa, pari a 607.313 euro per ogni annata del quadriennio 2024-2027. Ogni stagione balneare è quantificata in un minino di 105 giorni di apertura tra giugno e settembre, più eventuali deroghe in caso di autunni particolarmente miti.La direzione di commissariato Marina della Spezia stima una frequenza media stagionale di 77mila ingressi tra titolari e ospiti nei quattro presidi “elioterapici” per 314mila euro di introiti, cifra che comprende anche gli abbonamenti. A questi si aggiungono altri 385mila euro di ricavi dai servizi di bar e self service. Il personale addetto – il costo della manodopera non è comprimibile in fase di gara – ha un costo di 336mila euro, calcolato applicando le tabelle del Ministero del lavoro per il settore. Rientrano nell’appalto i servizi di salvamento in mare, di pulizia e, nel caso di Maralunga, anche la gestione dei bungalow.
Al gestore spetterà pagare il canone demaniale. Allo Stato vanno 1.179 euro per Maralunga, 5.647 euro per lo stabilimento Crdd e 7.716 per quello dei sottufficiali entrambi all’Isola Palmaria, mentre Marina di Carrara vale 3.286 euro di canone annuale. A questi si aggiungono i costi forfettari per utenze e tassa sui rifiuti: in totale se ne vanno 48.865 euro per gestire i tre lidi. Al netto delle spese vive, gli utili per stagione sono di 30mila euro, variabile a seconda del clima.
Dal 2020 questo tipo di appalto deve seguire le direttive dei decreti ministeriali Ambiente che impongono una gestione ambientale dei siti “in modo da arrecare il minor impatto possibile sull’ambiente”. Piatti e posate monouso devono essere compostabili, i contenitori degli alimenti riutilizzabili, i tovaglioli provvisti di certificazione europea, la differenziata seguire le regole del comune di riferimento ed esiste un disciplinare anche per l’utilizzo di disinfettanti e prodotti per la pulizia dei locali.
Il principio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa secondo il parametro del miglior rapporto qualità-prezzo. I prezzi finali per gli utenti sono notoriamente calmierati rispetto al mercato libero. L’ingresso giornaliero costa 3.50 euro a Maralunga come alla Palmaria, mentre variano gli abbonamenti: 300 euro per gli ufficiali, 100 euro per i dipendenti civili e 30 euro per i sottufficiali.
E così un caffé in base d’asta costa 0.90 euro quanto mezzo litro di naturale, un cappuccino 1.45 euro, una bibita in lattina 1.30 euro e una birra da 33cl non supera gli 1.65 euro se è italiana e i 2.15 euro se di importazione. Alla mensa un primo non supera i 4.50 euro e un secondo di pesce non va oltre i 7.55 euro.
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