L’incontro in Mare Arabico ha rappresentato un’ulteriore opportunità per mettere in atto operazioni integrate
28 ottobre 2024 Rosario Naimo (foto di Giuseppe Gasparro)
Operazioni e addestramento
A due mesi dal primo incontro in Oceano Pacifico, le unità dell’Italian Carrier Strike Group e il Gruppo Portaerei della Marina statunitense con flagship la USS Abraham Lincoln (CSG3) si sono ritrovate nel Mar Arabico per addestrarsi insieme in un altro “Multi-Large Deck Event” , incrementando il livello di interoperabilità.
Da una parte la portaerei Cavour, la fregata Alpino e il PPA Multipurpose Combat Ship Raimondo Montecuccoli sulla via del ritorno verso il Mediterraneo, al termine della prima Campagna operativa in Indo-Pacifico, dall’altra la portaerei classe Nimitz, USS Abraham Lincoln (ABE), l’unità USS Frank E. Petersen, Jr. che guida la squadra di cacciatorpedinieri di “difesa aerea e missilistica integrata” (IAMDC) del gruppo navale formata dalle navi USS O’Kane e USS Michael Murphy che attualmente sono dispiegate in Medio Oriente.
L’incontro in Mare Arabico ha rappresentato un’ulteriore opportunità per mettere in atto operazioni integrate tra cui navigazione in formazione, comunicazioni, esercitazione di fast-roping (che ha visto impegnati gli anfibi della Brigata Marina San Marco e gli specialisti Explosive Ordnance Disposal (EOD) del Gruppo Operativo Subacquei del COMSUBIN e della Marina militare statunitense), interazioni aria-aria e rifornimento in volo con i velivoli dei rispettivi Carrier Air Wing (F-35C e F-18 Super Hornet USA, dalla parte italiana gli F-35B Marina Militare e Aeronautica Militare e gli AV-8B), per rafforzare la prontezza alle operazioni marittime.
“Ritrovarsi dopo quasi due mesi dalla nostra prima interazione avvenuta nell’Oceano Pacifico a migliaia di miglia di distanza – ha detto il comandante del Gruppo Portaerei italiano, contrammiraglio Giancarlo Ciappina – evidenzia la versatilità e la flessibilità delle Marine che sono chiamate ad operare ovunque sia necessario, in ogni parte del mondo, per garantire la sicurezza in mare, la libertà di navigazione e la salvaguardia delle linee di comunicazione marittime. Sono molto grato all’ammiraglio Cruz e a tutto l’equipaggio dell’ABE CSG per la professionalità dimostrata”.
Il contrammiraglio Adan Cruz, comandante del Carrier Strike Group (CSG) 3, durante la sua visita a bordo di nave Cavour, ha ribadito che “l’opportunità di esercitarci con l’Italian Carrier Strike Group, per una seconda volta durante questo deployment, evidenzia il vantaggio strategico della nostra rete di forti alleanze”.
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