Dal sito Ocean4future un argomento interessante a cura di Guglielmo Evangelista
La sospensione della leva obbligatoria
Secondo una prassi durata fino alla sospensione della leva obbligatoria alcune categorie e/o specialità erano riservate solo al personale volontario escludendo quello di leva o viceversa; peraltro nel primo periodo postunitario vigeva un ordinamento particolare per i Piloti, i Macchinisti e la Maggiorità in quanto la permanenza nei gradi di sottufficiale era propedeutica per il passaggio nei ruoli degli ufficiali che non venivano reclutati in altro modo. Ai tempi in cui l’Istituto di Statistica, anziché pubblicare (come fa oggi) solo poco comprensibili dati teorici di prodotto interno lordo e simili o solo dati aggregati su grandi aree, si interessava di ogni dettaglio della vita nazionale, nei suoi annuari pubblicava regolarmente anche la consistenza del naviglio e del personale della Marina.
Riportiamo il numero dei sottufficiali e dei marinai in servizio nel 1880 e nel 1907: è evidente, in generale, il consistente aumento numerico del personale connesso al potenziamento della flotta.
|
1 gennaio 1880 |
31 dicembre 1906 |
Categoria |
Sottufficiali |
Graduati e comuni |
Sottufficiali |
Graduati e comuni |
Assistenti del Genio Navale |
24 |
– |
.. |
– |
Marinai |
251 |
517 |
402 |
9891 |
Timonieri |
220 |
446 |
467 |
656 |
Cannonieri |
249 |
1911 |
607 |
3808 |
Torpedinieri |
90 |
756 |
397 |
1708 |
Aiutanti |
64 |
140 |
164 |
10 |
Macchinisti |
610 |
1397 |
1061 |
85 |
Fuochisti |
545 |
4297 |
Operai |
174 |
281 |
153 |
433 |
Semaforisti e Guardafili |
– |
– |
212 |
572 |
Musicanti |
43 |
140 |
16 |
142 |
Trombettieri |
39 |
140 |
3 |
231 |
Infermieri |
48 |
221 |
110 |
335 |
Furieri |
151 |
323 |
370 |
204 |
Invalidi |
– |
– |
27 |
14 |
La tabella comprende tanto il personale navigante quanto quello costiero secondo la ripartizione che veniva fatta all’epoca. Tale distinzione, che poi rimase solo per i cannonieri, fu definitivamente abolita con R.D. 11.3.1920 n. 347. La legge 4610 del 3 novembre 1878 e i successivi atti integrativi modificarono in modo sensibile il quadro delle categorie e rinnovarono alcune denominazioni.
Alcuni distintivi di categoria istituiti o modificati fra il XIX e il XX secolo
Dopo il 1878, per molti di anni, il numero delle categorie rimase sostanzialmente invariato ma al loro interno l’evoluzione della tecnica moltiplicò le specializzazioni e alcune di queste furono successivamente scorporate divenendo a loro volta categorie autonome come i Semaforisti che fino al 1894 facevano parte della categoria Timonieri o gli Elettricisti e i Siluristi che costituivano, come specialità, i Torpedinieri E ed S (3) In molti casi era previsto un distintivo proprio di specialità che poi rimase a contrassegnare le categorie quando queste acquisirono una loro autonomia.
La prova del rancio. A sinistra l’Aiutante di bordo come si rileva dal distintivo di categoria(Da cartolina dell’epoca. Cartoleria Milano Ed. La Spezia- Foto E. Caretti)
Durante la prima guerra mondiale, per le necessità dell’aviazione navale, molti sottufficiali e marinai, tutti volontari e provenienti da altre categorie, vi furono impiegati soprattutto come montatori e motoristi e la “Forza aerea della Regia Marina” fu riconosciuta come categoria del CREM dal Regio Decreto-Legge n. 1988 del 20 ottobre 1919.Nel 1923, a seguito dell’istituzione della Regia Aeronautica, la categoria fu soppressa e il personale fu assorbito dalla nuova Arma o rientrò nelle categorie di origine. a sinistra il distintivo di appartenente alla Forza Aerea.
Antonio Milani M.O.V.M. negli anni ’20. Torpediniere S, ma già con il distintivo di specialità di silurista (da www.marina.difesa.it)
A partire dall’appena ricordato Regio Decreto-Legge n. 1988 del 20 ottobre 1919 intervennero notevoli modifiche nell’ordinamento del CREM con conseguenti riflessi sul variegato mondo dei distintivi e, sommando il suo contenuto all’elenco fornito dal Regio Decreto 1178 dell’8 luglio 1926 e ad altri provvedimenti dello stesso periodo, possiamo sintetizzare la situazione delle categorie e specializzazioni fra le due guerre. Tutto il personale addetto agli autoreparti, compresi i sottufficiali e gli ufficiali del CREM, restava all’epoca nelle categorie di provenienza e, secondo le “Norme per il servizio automobilistico della Regia Marina” del 30 aprile 1927, si fregiava di un apposito distintivo metallico raffigurante un’automobilina. Solo successivamente apparve il distintivo di specialità in lana rossa riservato ai soli conducenti. Nel 1931 furono istituite le nuove categorie SDT “Specialisti direzione tiro” e “Istruttori di educazione fisica” nella quale confluirono i militari di ogni categoria e grado già abilitati all’insegnamento di tale disciplina.
Capitano del CREM Servizi Contabili. Fino all’adozione dell’occhiello per i galloni dell’uniforme di tutti i Corpi gli ufficiali del CREM portavano sopra questi il distintivo di categoria di provenienza (Foto d’epoca da E-bay. Autore sconosciuto)
Altre modifiche alle norme in vigore da pochi anni furono apportate dal Regio Decreto n. 1742 del 28 settembre 1934 e, in particolare, fu istituita la categoria “Marinai Battaglione San Marco” per il personale di stanza in Estremo Oriente, ma ciascuno manteneva il distintivo della categoria d’origine, benché l’appartenenza al Battaglione fosse ben evidenziata dalle manopole con il “Leone San Marco” in cotone mercerizzato giallo oro, su panno cremisi.
Sottocapo Fuochista Artefice, come indica la lettera A sovrapposta – autore sconosciuto, particolare di foto d’epoca dawww.delcampe.net
Molte pubblicazioni e molte pagine Internet attingono a una tabella la cui origine forse risale all’Intelligence statunitense che la fece compilare per individuare con precisione, attraverso la categoria di appartenenza, le mansioni di coloro che cadevano prigionieri di guerra. Elaborando in ordine alfabetico il suo contenuto elenchiamo i distintivi di categoria che vi figurano: molti di quelli riportati sono desueti, ma sono in gran parte ben noti a chi, non più giovane, ha prestato a suo tempo servizio in Marina.
Fine III parte – continua
Guglielmo Evangelista
BIBLIOGRAFIA E FONTI
Almanacco italiano. Bemporad. Firenze 1904
Quinto Cenni. Album delle divise militari e tavole acquerellate
Fogli d’ordini della Regia Marina e della Marina Militare
Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia e della Repubblica Italiana
Manuale di istruzione militare marinaresca per il personale di leva. Tipografia Scuole CEMM, Taranto 1970
Ministero della Marina: Album delle divise, edizioni varie.
Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo
PARTE I
PARTE II
PARTE III
PARTE IV
Nasce a Broni (PV) nel 1951. Laureato in giurisprudenza è stato ufficiale delle Capitanerie di Porto e successivamente funzionario di un Ente Pubblico. Ha al suo attivo nove libri fra cui “Storia delle Capitanerie di porto” , “Duemila anni di navigazione padana” e “Le ancore e la tiara – La Marina Pontificia fra Restaurazione e Risorgimento” ed oltre 400 articoli che riguardano storia, economia e trasporti. Collabora con numerosi periodici specializzati fra cui la Rivista Marittima”.
FONTE: OCEAN4FUTURE
Visualizzazioni: 7
Condividi con i tuoi amici
Condividi l’articolo su WhatsApp